Geniale inventore della stampa a caratteri mobili, Johann Gutenberg è fra le figure che hanno più influito sull’evoluzione del sapere in Occidente. Scopriamo di più sulla sua vita e sul metodo di stampa da lui creato.
Chi era Johann Gutenberg?
Johann Gensfleisch zur Laden, conosciuto con il nome di Gutenberg, nasce in Germania a Magonza nel 1394. Sulla sua nascita e la sua formazione non si hanno molte notizie. Era probabilmente membro di una famiglia influente che possedeva delle attività commerciali e svolgeva delle mansioni nell’amministrazione pubblica della città.
Probabilmente, Gutenberg ha preso parte ai disordini politici di Magonza nel 1429, ragion per cui è stato costretto a lasciare il suolo natale per raggiungere Strasburgo, dove ha vissuto tra il 1434 e il 1444. Ci sono in effetti diversi testi che testimoniano la sua presenza in questa città (come l’iscrizione a un’associazione di artigianato e la promessa di matrimonio con una nobildonna).
L’arrivo a Strasburgo permette a Gutenberg di entrare in un clima di ferventi cambiamenti socioculturali: siamo in effetti nell’epoca della scoperta di nuovi continenti e dell’introduzione delle armi da fuoco nell’armamento degli eserciti. L’aria di cambiamento investe ugualmente il mondo della cultura: nuove tecniche di “scrittura meccanica” iniziano ad essere sperimentate per cercare di diffondere con più facilità il sapere, fino ad allora tramandato di generazione in generazione grazie alla copia manuale effettuata nei monasteri.
In quale contesto Gutenberg ha creato la stampa?
In tale contesto, Gutenberg ha la possibilità di confrontarsi con importanti figure del mondo intellettuale e di scoprire delle tecniche di fusione dei metalli e di creazione di punzoni grazie all’osservazione del lavoro di orafi esperti.
Grazie a tali informazioni, Gutenberg riesce a fondare un laboratorio una volta tornato a Magonza e a far finanziare il proprio lavoro per poter mettere a punto una nuova tecnica che segnerà un cambiamento rivoluzionario nel mondo culturale.
In cosa consiste il suo metodo di stampa rivoluzionario?
Grazie alle sue ricerche, Johann Gutenberg è riuscito a mettere a punto il metodo di stampa a caratteri mobili.
Fino ad allora, i libri erano creati a mano da un particolare gruppo di monaci, chiamati appunto amanuensi. Con grande pazienza e meticolosità, i religiosi copiavano pagina dopo pagina i testi antichi per tramandarne il sapere.
Con l’avvento della stampa a caratteri mobili, è stato possibile automatizzare la creazione dei libri e favorire la loro commercializzazione.
Per utilizzare le presse e facilitare la stampa, è stato necessario in primo luogo creare le matrici di ogni lettera dell’alfabeto grazie alla realizzazione dei punzoni incisi e in rilievo. Queste potevano in seguito essere combinate per creare delle parole e delle frasi intere e ricostruire delle pagine da stampare in grande numero.
Una volta terminata la stampa di una pagina, le matrici sono ricombinate per formare una nuova pagina di testo e procedere con la sua impressione.
Il primo libro stampato integralmente ad opera di Johann Gutenberg è la Bibbia a 42 linee, pubblicata nel 1455. Una seconda versione a 32 linee è stata in seguito proposta nel 1458.
Quali sono le conseguenze dell’invenzione della stampa?
L’invenzione della stampa a caratteri mobili è stata inizialmente tenuta nascosta. In effetti, nonostante il progresso che ha investito l’Europa nel XV secolo vi sono in quest’epoca ancora molte superstizioni che possono facilmente far accusare di stregoneria l’inventore di una nuova tecnologia.
Ma la portata dell’invenzione è talmente potente che viene infine rivelata e permette di creare dei libri in rapidamente e in grandi quantità. In questo modo, inizia la diffusione del sapere umanista e scientifico su vasta scala. Per comprendere il successo della stampa a caratteri mobili, è sufficiente pensare che tra il 1450 e il 1500 sono stampate più di 6000 opere.
Grazie alla possibilità di stampare i libri, le informazioni che erano fino a quel momento riservate al clero e ai nobili sono diventate alla portata della popolazione alfabetizzata. Questo ha permesso la democratizzazione della diffusione delle conoscenze e favorito la circolazione delle idee.
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